Ringraziamenti
In questa sezione sono ricordate le figure chiave nella carriera professionale di Gerardo Vendemia.
Guido Crapanzano
L’amicizia tra Guido Crapanzano e Gerardo Vendemia nasce dalla comune passione per le banconote italiane.
Nel 2009 un giovane Vendemia richiede informazioni sulla reperibilità della pubblicazione “La Cartamoneta Italiana” di Adolfo Minì al prof. Crapanzano. E’ l’inizio di una conoscenza a distanza che diviene reale con l’invito ufficiale alla presentazione del progetto U.F.W.C., tenutosi a Palazzo Marino nel giugno del 2009.
Crapanzano, esperto di comunicazione non verbale, “analizza” Vendemia e, in poche ore, si convince di potersi fidare di lui. Inizia quel giorno stesso una collaborazione lavorativa, all’interno della quale il più esperto trasferisce know-how, competenze e contatti al più giovane.
Il legame di stima e collaborazione si consolida nel tempo, non è solo lavorativo: Gerardo capta dal saggio Guido la professionalità, ma anche quell’insieme di azioni, abitudini, comportamenti ed esperienze, che costruiscono le carriere e le persone. Tutto questo fino alla scomparsa del prof. Crapanzano, nel dicembre del 2023.
Tra gli obiettivi di Gerardo Vendemia c’è quello di preservare, valorizzare e ove possibile continuare, le opere numismatiche a cui Guido Crapanzano ha dedicato gran parte della sua vita.
Vincenzo Borrelli
Vincenzo Borrelli (1930-2000) è stato un medio-piccolo imprenditore italiano, fondatore di una catena di negozi di abbigliamento tra le province di Caserta e Isernia.
Nonno materno di Gerardo Vendemia, con una modesta donazione di banconote fuoricorso, ha stimolato l’interesse per la cartamoneta. In particolare, il 15 settembre 1997, nel primo giorno di circolazione del biglietto da 500.000 lire con Raffaello Sanzio, l’uso della moneta elettronica era pressoché nulla e Vincenzo Borrelli chiamò il nipote per consegnargli il primo esemplare che aveva reperito del più alto taglio mai emesso in Italia.
Se è vero che dall’eredità numismatica, in senso fisico, ha origine la collezione è altrettanto vero che, dall’eredità morale del nonno, Gerardo Vendemia ha cercato di captare le capacità di self-made man, di imprenditore galantuomo, che, nel rispetto delle leggi del commercio e della fiducia, ha costruito la propria attività e la propria famiglia. Niente altro che quello che oggi definiamo marketing, customer care e respect, senza globalizzazione.